“TANTE DONNE. Tutte di mio gusto...e altro ancora” di Vittoria De Marco Veneziano.

     Erga Edizioni, Genova, Aprile 2013, pp.247. Euro 12,00.

     Dopo i successi di pubblico e di critica conseguiti con i testi:”LA FARFALLA DALLE ALI SPEZZATE” e “L'ISOLA A FORMA DI QUAGLIA” introdotti rispettivamente dal professor Douglas Doman e da Arturo Messina, Vittoria De Marco Veneziano si presenta con le solite carte in regola sul proscenio della saggistica con l'opera di cui a margine.
     L'autrice, nel proporre ventinove protagoniste di ieri e di oggi, oltre quelle componenti vari gruppi di donne, tutte più o meno conosciute dal lettore, dona al pubblico un'importante scrittura letteraria che si unisce a quelle che si sono interessate e giustamente continuano ad interessarsi del la complessa e sempre attuale problematica della donna.
     L'autrice non fornisce un asfittico elenco di persone ma una serie di affreschi umani al femminile arricchiti ancor più dalla “vis” interiore che ogni protagonista possiede, manifesta e mette in atto al servizio degli altri.
     La Nostra dopo un'attenta e paziente ricerca storica dimostra di calarsi con giusta misura in ogni protagonista quale pietra angolare in una determinata società.
     L'autrice,altresì, dopo avere interrogato dati storici, eventi, azioni, elabora con discernimento i vari personaggi e li (ri)presenta al lettore in modo tale che gli possano essere compagni ideali di viaggio in virtù della loro alta statura morale, intellettuale e operativa.
     Difatti, tali personaggi provenienti da eterogenea estrazione sociale,culturale e religiosa si presentano al lettore uniti da comuni e sentiti valori esistenziali. Si tratta di donne coerenti nelle loro azioni fino al sacrificio di se stesse. Come spiega l'autrice nella sua introduzione si discute di donne: “scrittrici, pittrici, operaie, scienziate, sante, inventrici e figure eccezionali che hanno contribuito alle battaglie per l'Unità d'Italia; ma anche donne fuori dal comune che hanno aperto la strada all'eccellenza femminile avvalendosi del cuore e della mente ed innalzando ambedue a guida dell'estro.......sono di ieri e di oggi, e non solo italiane. tutte protagoniste di alto livello, con storie differenti –la diversità rappresenta sempre un grande valore – con estrazioni culturali e religiose varie che, di primo acchito, sembrerebbero separate da steccati, ma con comuni valori. Donne coerenti spinte dalla passione che, grazie alla loro positività comportamentale, sono riuscite a superare difficili prove- spesso pagando con la propria vita- diventando archetipi universali per tutte le altre.” (p.11).
     L'autrice con il suo spiccato senso della misura fa in modo che sia anche il lettore ad esprimere il proprio libero spirito critico correlato alla personalità di ogni personaggio innestato con la dinamica dei relativi eventi storici.
     La Nostra durante il suo viaggio storico, dal passato al presente, stende il proprio sguardo sull'universo femminile e si fa partecipe con vari stati d'animo in special modo sui molteplici torti subiti dalle donne, oggi, in termini di violenza dentro e fuori dalle mura domestiche la quale sfocia nello stupro, nella prostituzione coatta e persino nella eliminazione fisica della moglie divorziata o non, della compagna in procinto di sciogliere qualsiasi legame affettivo. Quest'ultimo fenomeno è bollato con il termine ignominioso: “femminicidio” che merita ogni disprezzo da parte della società civile.
     Vittoria De Marco Veneziano, adempiendo un compito di grande spessore informativo e formativo, rende la presente opera degna di essere adottata, letta e discussa nel mondo scolastico, affinché la vita luminosa delle protagoniste sia punto di riferimento per le giovani generazioni.
     La nostra società ha bisogno, invero, di esempi reali e non di vuote demagogie -fa capire la scrittrice- che creano illusioni di paradisi artificiali che alla fine svaniscono nel nulla, lasciando l'amarezza del fallimento. Pertanto, il lettore, attraversando l'ampio bacino della storia personale delle donne presentate, ne conosce respiri e sospiri, gridi di lotta e contestazioni,empiti di gioia, aneliti mortificati e riscatti conseguiti, sentite confessioni con penitenze e preghiere silenziose, cocenti cadute ed esaltanti risurrezioni, atti di umiltà e studi pertinaci mirati alla conquista di agognate mete.
     Il lettore, inoltre, ha modo di immergersi in una scrittura che possiede un linguaggio fluido e pregnante con il quale l'autrice intesse e presenta piacevolmente solidi contenuti coniugati qua e là con coinvolgenti riflessioni in assoluta sintonia con i valori esistenziali.
     Non si può concludere il presente viaggio storico e sociale, senza citare un'acuta osservazione del grande drammaturgo W. Shakespeare: “Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l'ignoranza in cui l'avete lasciato, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per tutto questo in piedi, Signori, davanti a una donna!”.

     San Filippo del Mela, 20-08-2013

Giuseppe Anania