Confermando la sua particolare "vena letteraria" l'Autrice - cosi' come avviene nella sua prima opera ("La farfalla dalle ali spezzate") - traccia un delicato quadro intimista, dove la vicenda narrata - la storia dei due protagonisti Vera e Sandro - rappresenta un'occasione per raccontare moti e inquietudini del loro animo, o ancor meglio, delle eterne vicende dell'animo umano nel suo afflato di comunione e condivisione universale.

Il filo della memoria ripercorre alcuni decenni di vita, accompagnbando il lettore in un intenso viaggio interiore dove l'Autrice dimostra particolare maestria nel descrivere gli incontri fondanti nel destino dei protagonisti con una profondita' e tenerezza non comune e sempre sotto la luce vivificante e trasfigurante della fede in un Dio che non puo' dimenticarsi di noi.

La lettura e' quanto mai piacevole e coinvolgente, in uno stile letterario fluido ma profondo, che sa attrarre l'attenzione del lettore per l'indubbia capacita' descrittivadei luoghi e dei caratteri, contribuendo ad arricchire di delicate sfumature il gusto originario per la buona lettura.

L'intento educativo si indovina prepotente tra le righe, trascendendo pero' le diverse eta' della vita, educando ad intravedere "l'oltre", l'al di la' di ogni - apparentemente semplice - vicissitudine umana.

Un regalo per i lettori di ogni eta' che intendono ancora oggi la lettura anche come occasione per raccogliersi e coltivare la loro intimita'

(Erga Edizioni)